Sull’osservazione UFO del 23 aprile sulla Manica

Nel Disclosure Log della sezione “Freedom of Information” del sito del Dicastero della difesa britannico è stata pubblicata la documentazione in possesso di quell’ente relativa all’osservazione di un fenomeno aereo non identificato effettuata, tra gli altri, da due piloti civili il 23 aprile scorso vicino alle Channel Islands (osservazione ripresa anche dai mass media italiani). Il materiale, 9 pagine più la lettera di accompagnamento con cui, il 4 maggio scorso, è stato reso disponibile ad un richiedente, è accessibile qui.

Il responsabile FOI nota:

They stated that the sighting took place in French airspace for defence and therefore this is a matter for the French authorities to deal with. They concluded there was no threat to the UK and, accordingly, the MoD investigation will not be taken any further.

Open Source Science

Per chi non conoscesse il termine, un wiki è un sito web che è modificabile -attraverso riscritture, aggiunte, cancellazioni etc.- da ciascuno degli utilizzatori. Nel corso degli ultimi anni sono sorti diversi siti specificatamente dedicati ad argomenti “anomalistici” sviluppati come progetti collaborativi o enciclopedie attraverso tecnologia wiki. Quelli ancora attivi (con diverso fine, fenomeni di riferimento, qualità, approccio, grado di sviluppo) rilevabili oggi attraverso una rapida ricerca sembrano essere i seguenti:

(Seppure ancora esistenti, South African Skeptics wiki, skeptipedia e Ufopedia, tutti nati fra l’ottobre 2006 e il marzo 2007, non sembrano più aggiornati; ovviamente segnalatemi nei commenti eventuali errori e/o omissioni).

Gli statunitensi Alex Tsakiris (Skeptiko) e Annalisa Ventola (Public Parapsychology) hanno annunciato lo scorso 16 maggio la nascita di un nuovo sito basato su tale tecnologia, Open Source Science, “a public space for managing controversial scientific experiments in a way that provides open access to of all phases of the research. We provide a centralized resource for scientific collaboration, and help underwrite scientifically rigorous experiments that may contribute to an improved understanding of human consciousness” (Open Source Science, 2007).

Annalisa Ventola ha presentato l’iniziativa come segue:

[…] OpenSourceScience officially launches its new website located at www.opensourcescience.net today. The website offers a variety of tools for managing scientific experiments and provides a place for visitors to discuss and participate in the research process. Besides promoting scientific collaboration, OpenSourceScience offers financial grants to researchers working within the areas featured on the website.

[…]

OpenSourceScience is suited for scientifically-minded skeptics as well as those interested in controversial subjects such as parapsychology and human consciousness. The site’s first experiment examines whether dogs can anticipate their owners coming home in a way that is currently unexplained by science. The first two researchers of this phenomena, Dr. Rupert Sheldrake and Dr. Richard Wiseman, have offered their support in this collaborative re-examination of their experiments, and are looking forward to the results. Please join us in our efforts to replicate these studies.

(Il testo suddetto è disponibile nella sua integrità qui).

Lovecraft su France Culture

(via sf-info)

La trasmissione radiofonica Une vie, une oeuvre di Michel Cazenave che andrà in onda domani pomeriggio fra le 16.00 e le 17.30 su France Culture, sarà dedicata allo scrittore statunitense del fantastico Howard Phillips Lovecraft (1890-1937).

Parteciperanno fra gli altri gli studiosi dell’immaginario scientifico e tecnologico Joseph Altairac e Michel Meurger.

La presentazione della puntata, con l’elenco completo dei partecipanti, può essere trovata qui. Durante la trasmissione, il programma sarà ascoltabile in streaming da qui, e sarà presumibilmente accessibile qui per la successiva settimana.

UPDATE 2007.05.21: Il podcast della trasmissione radiofonica è effettivamente ascoltabile, attraverso il programma freeware ITunes, da qui, fino a domenica 27.05 (formato MP3).

Mary Douglas (1921-2007), in memoriam

(via Jim West)

L’antropologa britannica dame Margaret Mary Douglas (nata Tew), DBE, è scomparsa nella serata di ieri 16 maggio 2007 all’età di 86 anni (era infatti nata, casualmente, a Sanremo (IM) il 25 marzo del 1921).

All’interno della vasta ed importante attività di studio (concentrata principalmente nelle aree dell’analisi comparata delle religioni, della teoria culturale del rischio e dell’analisi culturale del simbolismo) nel 1968 aveva coordinato il convegno organizzato dall’Association of Social Anthropologists per onorare E. E. Evans-Pritchard sulla stregoneria, cui parteciparono antropologi e storici e che contribuì a sviluppare un nuovo programma di ricerca (si veda: Douglas, Mary (ed.) (1980). La stregoneria. Confessioni e accuse nell’analisi di storici e antropologi. Torino: Giulio Einaudi Editore [titolo or. Witchcraft. Confessions and Accusations, 1970]).

Un profilo della vita e del pensiero realizzato da Francesco Pallante può essere trovato qui.

UPDATE 2007.05.18: il quotidiano britannico The Times pubblica oggi un lungo necrologio, leggibile sul sito del giornale qui.

UPDATE 2007.05.18 [2] [via Savage Minds]: lungo necrologio (qui) anche su The Guardian, firmato dall’antropologo Richard Fardon che aveva pubblicato nel 1999 Mary Douglas: an Intellectual Biography (London-New York: Routledge).

UPDATE 2007.05.18 [3]: si veda anche il ricordo di Daniel Miller su Material World.

UPDATE 2007.05.22: nuovo necrologio, questa volta su The New York Times di oggi.

UPDATE 2007.05.22 [2]: si vedano ora anche i ricordi degli antropologi Rena Lederman (su Savage Minds), Patrick Laviolette e Laurence Douny (su Material World).

UPDATE 2007.05.25: John F. Hobbins con un post sul proprio blog ha ricordato l’importanza della Douglas per gli studi biblici.

Sull’origine del termine “flying saucer”

Chris Aubeck, che da diversi anni si occupa di resoconti d’osservazione di fenomeni aerei insoliti prima del 1947, presenta sul proprio (nuovo) sito un’interessante ed innovativa presentazione (visualizzabile con Adobe Flash Player) sull’uso del termine flying saucer nell’inglese statunitense della prima metà del XX secolo (precisamente fra il 1914 e il 1946), prima cioè che questo termine, nel giugno 1947, a causa di un’impropria semplificazione giornalistica, assumesse (o fosse re-inventato con) il significato per cui oggi è noto, quello di “disco volante”. La presentazione è visibile qui.

Si veda anche il commento di Rod Dean Brock, che con Aubeck fondò quello che oggi è il Magoniax Project, qui.

[Si veda invece qui la pagina del sito Science Fiction Citations. For OED (il cui scopo è raccogliere documentazione cronologica per l’aggiornamento delle voci dedicate alla science fiction nel più importante dizionario inglese, l’Oxford English Dictionary) dedicata al termine, nella sezione curata da Malcom Farmer, che con Jeff Prucher coordina il progetto]

Un aggiornamento sulla declassificazione britannica

L’apparente quasi contemporaneità dell’inizio della pubblicazione sul web della documentazione raccolta dall’ente civile francese GEIPAN (e dai suoi antecedenti) iniziata il 22 marzo scorso (vedi qui) e dell’annuncio di qualche giorno fa (vedi qui) da parte del Ministero della Difesa britannico (di seguito MoD) della futura pubblicazione, anch’essa on-line, del materiale raccolto dal DI55 (Defence Intelligence 55, la sezione prima del Directorate of Scientific and Technical Intelligence e poi, dal 1991, del Defence Intelligence (Scientific and Technical) del dicastero stesso, destinataria di copie delle segnalazioni di fenomeni aerei non identificati fra il 1967 e il 2000) ha portato alcuni appassionati di ufologia a fare riferimento in messaggi apparsi su gruppi di discussione sulla Rete a quel paradigma interpretativo (che meriterebbe di essere indagato con le metodologie proprie della storia delle idee) che vede nelle declassificazioni da parte delle istituzioni pubbliche, nelle dichiarazioni da parte di membri e (specialmente) ex membri dell’establishment politico e militare etc. una strategia dei governi mondiali volta a preparare l’opinione pubblica a quella verità sugli UFO che, per quegli appassionati, è nota agli stessi ma taciuta.

In realtà i processi di declassificazione andrebbero analizzati iuxta propria principia: e chi ha seguito negli ultimi anni, anche alla lontana, tali processi in relazione a documentazione politica, militare e/o d’intelligence, avrà probabilmente intuito, in tutto o in parte, le ragioni “esplicite” (almeno all’interno dell’istituto decisore) degli odierni rilasci di ampie dimensioni. Ragioni che, per il caso britannico, sono oggi evidenziate da uno scambio di messaggi, nell’intenzione degli autori riservato, ottenuto in questi giorni da David Clarke insieme ad altro materiale relativo alla documentazione del DI55, compreso un sommario di quanto sarà pubblicato.

Il tutto è presentato da Joe McGonagle (che con Clarke e Gary Anthony ha avuto un importante ruolo di stimolo nel convincere gli uffici competenti del dicastero a giungere alla decisione poi presa) in un commento intitolato Contaminated records and the release of the DI55 files, firmato anche dagli altri due ricercatori, che è apparso oggi sul sito da egli curato. Dallo scambio di messaggi si evince anche l’opinione maturata nei confronti della normativa britannica sulla libertà d’informazione e di coloro che la utilizzano da parte di uno dei due anonimi interlocutori nonché il possibile rischio che correrà la documentazione originale dopo la pubblicazione on-line.

[Per approfondire l’interesse “ufficiale” nel Regno Unito:

Clarke, David, & Roberts, Andy (2002). Out of the Shadows. UFOs, the Establishment & the Official Cover-up. London (UK), Judy Piatkus.

Clarke, David, & Anthony, Gary (2006, August). The British MoD study: Project Condign. International UFO Reporter 30(4), 3-13, 29-32

nonché il sito del Condign team:

http://www.uk-ufo.org/condign/

Come già ricordato in un precedente post, David Clarke parteciperà il prossimo 23 giugno al convegno organizzato dal Centro Italiano Studi Ufologici. Per maggiori informazioni vedi qui ]

Intervista a Jacques Patenet (GEIPAN)

Il sito web Ciel Insolite – les phénomènes aériens élusifs, curato da Grégory Gutierez, ha pubblicato lo scorso 4 maggio un intervista di Jérôme Beau a Jacques Patenet, responsabile del GEIPAN, il gruppo di studio e informazione sui fenomeni aerei non identificati del CNES, l’ente spaziale d’oltralpe, dopo poco più di un mese dalla pubblicazione on-line di parte dell’archivio dell’ente.

L’intervista, che è leggibile qui, si sofferma sul futuro del processo di pubblicazione, su alcuni problemi dello stesso sollevati in questo periodo, nonché sulle attività in corso.

Il curatore del sito ha commentato l’intervista sul proprio blog qui.

[Nello stesso post suindicato, Gutierez ha anche segnalato la futura uscita di un volume critico sulle passate inchieste dell’ente ufficiale francese, a firma di tre autori legati al movimento scettico francese:

Rossoni, David, Maillot Éric, & Déguillaume, Éric (in stampa). Les OVNI du CNES, trente ans d’études officielles (1977-2007). Sophia Antipolis Cedex, France: book-e-book

Un’anteprima integrale del volume è disponibile, dallo scorso 1 maggio, sul sito dell’Observatoire Zététique, seguendo il link associato qui sopra al titolo del volume]

Jeremy Northcote: The Paranormal and the Politics of Truth

L’antropologo australiano Jeremy Northcote aveva ottenuto nel 2001 il dottorato in sociologia presso la School of Social Sciences and Humanities della Murdoch University di Perth presentando una tesi intitolata The Paranormal and the Politics of Truth: a discursive perspective (un sommario della tesi può essere letto qui). Successivamente era tornato sull’argomento con un articolo apparso su una rivista accademica dedicata alla religiosità contemporanea (Northcote, J. (2004, January). Objectivity and the supernormal: The limitations of bracketing approaches in providing neutral accounts of supernormal claims. Journal of Contemporary Religion 19(1), 85-98).

E’ ora da segnalare l’uscita di

Northcote, Jeremy (2007). The Paranormal and the Politics of Truth: A Sociological Account. Exeter, UK – Charlottesville, VA: Imprint Academic

E’ possibile vedere un’anteprima del volume sul sito di Amazon, qui.

Societas Magica Newsletter 17 (Spring 2007)

E’ uscito il numero 17 di Societas Magica Newsletter, organo dell’associazione accademica Societas Magica.

Il principale contributo presente in questo numero è un articolo di Robert Mathiesen intitolato “The Key of Solomon: Toward a Typology of the Manuscripts”, dedicato alla descrizione tipologica dei manoscritti esistenti (databili fra il quindicesimo e il diciannovesimo secolo) di quella serie di testi magici noti anche col nome latino di Clavicula Salomonis.

Completa il numero una recensione, a firma di Ayse Tuzlak, di

Burnett, Charles, & Ryan, W. F. (Eds.) (2006). Magic and the Classical Tradition. London: The Warburg Institute / Torino: Nino Aragno Editore

atti dell’omonimo convegno del Warburg Institute tenutosi a Londra il 19-20 maggio 2000.

La newsletter è liberamente accessibile qui.

[La Societas Magica cura una serie di sessioni al 42° International Congress on Medieval Studies, che si terrà fra il 10 e il 13 maggio p.v. presso la Western Michigan University. Gli interventi previsti in tali sessioni sono elencati qui]