Ancora su Viaggio nel paese delle meraviglie (2007) di Paola Bertucci

Sul supplemento culturale domenicale del quotidiano economico Il Sole-24 Ore di oggi 4 novembre lo storico della matematica Umberto Bottazzini, professore ordinario presso il Dipartimento di Matematica “Federigo Enriques” dell’Università degli Studi di Milano, segnala il volume di Paola Bertucci Viaggio nel paese delle meraviglie di cui avevo parlato in questo intervento.

L’articolo, intitolato “Settecento elettrizzante”, si trova a pagina 44.

Viaggio nel paese delle meraviglie (2007) di Paola Bertucci

E’ uscito in questi giorni in libreria un testo della storica della scienza Paola Bertucci dedicato al viaggio in Italia del fisico sperimentale francese Jean-Antoine Nollet (1700-1770) nel 1749 collo scopo ufficiale di investigare le guarigioni prodigiose legate alla pratica dei “tubi medicati” inventata dal veneziano Gianfrancesco Pivati. Ecco i dati bibliografici e la “seconda di copertina” del volume, che rielabora precedenti lavori della studiosa che si occupa dell’argomento dai tempi delle ricerche svolte nel corso del dottorato in storia della scienza (conseguito ad Oxford nel 2001):

Bertucci, Paola (2007). Viaggio nel paese delle meraviglie. Scienza e curiosità nell’Italia del Settecento. Torino: Bollati Boringhieri.

Nel 1749 Jean-Antoine Nollet si mette in viaggio per l’Italia, ufficialmente per conto dell’Accademia delle Scienze di Parigi, di cui è membro. L’istituzione lo incarica di scrivere un rapporto sulle guarigioni prodigiose che alcuni italiani sostengono di poter effettuare ricorrendo alla scienza del secolo, l’elettricità. A sud delle Alpi il francese entra in contatto con una società in cui l’ “elettricismo” è una moda dilagante: scintille e attrazioni animano le serate nei salotti e nelle corti, appassionando le dame e accendendo le ambizioni di accademici ansiosi di guadagnare fama e prestigio. Da Torino a Napoli, i suoi incontri con i circoli intellettuali locali offrono un originale spaccato della vita scientifico-culturale italiana, in cui anche diverse donne sono protagoniste di primo piano. Ricostruendo le tappe di un viaggio che diventerà l’emblema dello scontro tra l’ “amore del meraviglioso” e l’ “amore della verità” – cioè tra superficiale credulità e rigorosa ricerca sperimentale – questo libro fa luce su un personaggio-chiave e su un momento cruciale della scienza sperimentale settecentesca. L’autrice esplora le molteplici sfaccettature del rapporto tra scienza e meraviglia nell’età dell’Illuminismo e documenta aspetti inediti del viaggio che invitano a riflettere sugli stretti legami della scienza con la politica e l’economia. La missione scientifica ufficiale copre infatti un’operazione di spionaggio industriale sulla manifattura dei filati di seta, commissionata dallo stato francese e resa possibile dalla collaborazione di insospettabili italiani.