MANAO: archivio open access antropologico

(via Savage Minds)

Alex Golub annuncia qui la nascita, a fine novembre, di MANAO (mana’o, in hawaiiano, sono i pensieri, le idee, la conoscenza oppure le opinioni), un archivio open access dedicato all’antropologia ospitato dal Department of Anthropology dell’University of Hawai’i di Manoa.

Come scrive Golub,

The Mana’o project combines anthropology’s commitment with the ideal of ‘open access’ with open source software’s focus on free technology. The goal is to provide tools that allow scholars to better communicate with each other and with the world.

Allo stato attuale, gli organizzatori sono interessati a raccogliere, dagli autori che ne detengano il copyright e che intendano partecipare alle prime fasi del progetto, tesi universitarie, articoli apparsi su riviste peer review, comunicazioni a conferenze accademiche e volumi digitalizzati.

Per chi volesse contribuire, maggiori informazioni sono disponibili nel post originale.

Slayage #24

(via Buffyology)

Come scrivevo qualche tempo fa (qui) Slayage:The Online International Journal of Buffy Studies [ISSN 1546-9212], di cui sono apparsi ad oggi 24 numeri dal 2001 al 2007, è una rivista on-line dedicata all’analisi critica di taglio accademico del cosiddetto Buffyverse sviluppato da Joss Whedon.

E’ ora stato pubblicato il quarto numero, datato ottobre 2007, del sesto volume.

Indice:

  • Call, Lewis, “Sounds Like Kinky Business to Me”: Subtextual and Textual Representations of Erotic Power in the Buffyverse
  • Fuchs, Cynthia, “Did Anyone Ever Explain to you What ‘Secret Identity’ Means?” Race and Displacement in Buffy and Dark Angel
  • McAvan, Em, “I Think I’m Kinda Gay”: Willow Rosenberg and the Absent/Present Bisexual in Buffy the Vampire Slayer
  • Sloan Brannon, Julie “It’s About Power”: Buffy, Foucault, and the Quest for Self

Il numero è liberamente accessibile qui.

Bill Ellis su “anime” e pop culture

Su Theofantastique (qui), John W. Morehead ha intervistato il folklorista Bill Ellis (cui avevo già fatto riferimento qui) in merito ad anime (animazioni nipponiche) e cultura popolare.

Dice fra l’altro Ellis:

First of all, popular culture and folklore are closely related, since both relate to topics and issues that many people choose to be involved in. Folklore picks up many themes from popular books and TV shows, and the producers of popular media are constantly monitoring contemporary folklore and finding ways to include it in their productions. So, just as I was constantly watching the popular media, like the Harry Potter phenomenon, for insights into common persons’ interest in the occult, so too I immediately saw that the dramatic growth of interest in anime had a strong folklore element.

Consiglio la lettura dell’intera intervista.

International Project Hessdalen Workshop 2006 Proceedings (2007)

Sono stati pubblicati nei giorni scorsi gli atti dell’International Project Hessdalen Workshop organizzato dal Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen nel giugno 2006 a Medicina (BO) e dedicato a ricerche ed ipotesi in merito ai fenomeni che sono segnalati a partire dagli anni ’80 dello scorso secolo nella vallata norvegese.

I dati bibliografici del volume, in inglese tranne un contributo (di Pierre Lagrange) in francese, sono i seguenti:

Cabassi, Renzo & Conti, Nico (eds.) (2007). International Project Hessdalen Workshop. Bologna: Lo Scarabeo.

L’indice e le modalità d’acquisto sono accessibili dal collegamento in corrispondenza del titolo del volume.